lunedì 7 marzo 2016

Gli Antibiotici distruggono la flora batterica intestinale
Secondo la medicina convenzionale  gli antibiotici sortirebbero pochi effetti negativi sulla condizione della flora intestinale, e non di certo sulla salute generale . Tuttavia, uno studio ha invece  riscontrato che gli antibiotici  hanno un impatto negativo sulla flora intestinale ed addirittura per un periodo molto più protratto di quanto si pensasse.

Non tutti i batteri intestinali si riprendono.
In uno studio condotto dallo scienziato Mitchell Sogin, del Marine Biological Laboratory di Woods Hole, Massachusetts (USA) si è riscontrato, utilizzando un nuovo e accurato metodo di analisi genetica che, una parte della flora intestinale dopo un periodo di quattro settimane  dall’ assunzione di antibiotici si fosse ripreso, mentre la rimanente parte non recuperava più il suo stato di salute ottimale nemmeno dopo 6 mesi.

Importante decimazione dei  batteri intestinali
Per questa ricerca svolta  in collaborazione con la Stanford University (Palo Alto, CA) , gli scienziati hanno analizzato la composizione della flora intestinale in adulti sani che avevano assunto antibiotici per un periodo di cinque giorni .
Si poterono rilevare, all'inizio del trattamento, tra  3.300-5.700  tipi diversi di batteri.
A causa dell’antibiotico un terzo dei batteri furono  fortemente decimati nel corso del trattamento.  In tutti gli altri tipi di batteri le proporzioni quantitative variarono al punto che i batteri precedentemente più rari apparvero più numerosi, mentre i ceppi precedentemente più diffusi diventarono improvvisamente più rari.
Questo squilibrio patologico si definisce disbatteriosi. In tutti i partecipanti a questa ricerca della Woods Hole University fu riscontrata un disbatteriosi intestinale al termine della terapia con antibiotici.

Flora intestinale disturbata  ancora dopo sei mesi dall'assunzione di antibiotici
Dopo quattro settimane, la flora intestinale dei partecipanti allo studio fu esaminata nuovamente. Qui fu costatato che l'equilibrio naturale e sano della flora intestinale non si era ancora rigenerato.
Dopo altri cinque mesi, per un totale di sei mesi, dall' assunzione di antibiotici sono stati scoperti in ulteriori  ricerche sui partecipanti allo studio, che anche dopo tutto questo tempo, sorprendentemente, non tutti i ceppi di batteri avevano recuperato la loro condizione iniziale.

Antibiotici danneggiano la flora intestinale a lungo termine.
Gli scienziati del Marine Biological Laboratory poterono quindi dimostrare con il loro studio che l’assunzione di antibiotici influisca negativamente sulla flora intestinale non solo, come precedentemente ipotizzato, a breve tempo, bensì a lungo scadenza.
Un cambiamento sfavorevole nella flora intestinale, tuttavia, influisce sullo stato di salute umano molto negativamente e ciò si può maggiormente notare andando  a confrontare gli effetti positivi di una sana flora intestinale.
La  qualità e la forza difensiva del sistema immunitario, per esempio, dipende dallo stato della flora intestinale. Quanto più è squilibrata la flora intestinale più cresce la probabilità di ammalarsi. Ci si riferisce non solo alle infezioni che si possono prendere ma anche a situazioni ben più gravi come malattie autoimmuni.
Una malattia autoimmune, per esempio, è l'artrite giovanile. Uno studio del luglio 2015 ha rilevato che tale patologia  può essere generata da assunzioni importanti e frequenti di antibiotici nei bambini. (Dettagli di questo studio, che è stato pubblicato sulla rivista Pediatric,)  Inoltre, spesso si verificano nel giro di poche settimane successive a terapie antibiotiche, infezioni micotiche o altre infezioni, che sono ovviamente a loro volta trattati con farmaci…. Insomma si apre un circolo vizioso .
Pertanto, è molto più ragionevole considerare attentamente se non ci possa  essere un'alternativa  alla somministrazione di antibiotici, che non conduca  ad un disturbo della flora intestinale e al contrario vada a rinforzare il corpo e agevoli il processo di guarigione.
In una cistite l’alternativa potrebbe essere per esempio l’assunzione del  D-mannosio.  Nella borreliosi (malattia cutanea degenerativa trasmessa da zecche) si potrebbero considerare le misure indicate in questo articolo: curare la borelliosi - respingere le zecche.
Inoltre, l'argento colloidale e l’origano agiscono in numerosi casi come antibiotici naturali e possono sostituire gli antibiotici farmaceutici .

Una cura dell’intestino rompe il circolo vizioso
Se già precedentemente sono stati presi antibiotici, si potrebbe entrare nel già citato circolo vizioso:  una flora intestinale disturbata porta a un sistema immunitario indebolito, questo  a sua volta porta a sempre rinnovate infezioni  e quindi di conseguenza richieste  di  nuove prescrizioni di antibiotici.
Il circolo vizioso può essere rotto solo da un ripristino della flora intestinale in combinazione con una dieta sana.


Fonte:: http://www.zentrum-der-gesundheit.de/antibiotika-darmbakterien.html#ixzz42BXnLFsi
Traduzione: Giovanna Cacciatore

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